INTRODUZIONE
La scorsa settimana abbiamo giocato nel nostro club la Battaglia del fiume Barada, meglio conosciuta come il primo giorno del “potenziale” assedio di Damasco.
Abbiamo utilizzato il regolamento Hail Caesar della Warlord games schierando su un tavolo 300 cm x 180 cm circa 500 miniature in scala 28mm.
Lo scenario è stato preparato da Ezio ed è stato preso da uno degli scenari introduttivi presenti sul regolamento base.

SCENARIO STORICO
La battaglia di Barada è parte della seconda crociata e fu combattuta nei pressi di Damasco il 24 luglio 1148.
Nel 1144, la Contea di Edessa, il primo stato crociato in Terra Santa, era caduto in mano a Imad al-Din Zengi, fondatore della dinastia zengide. Re Luigi VII di Francia e Corrado III di Germania decisero di riconquistare la città.
I due monarchi, partiti separatamente, attraversarono L’Europa, verso la Terra Santa. Dopo aver raggiunto Costantinopoli i due eserciti unirono le forze a Lopardium per poi spostarsi verso est.
Arrivati a Gerusalemme i due monarchi si incontrarono con Re Baldovino III e il Patriarca Fulcherio modificando i loro piani iniziali. Poiché Edessa era stata persa e ripresa già due volte, non era in condizione di essere conquistata nuovamente. Si decise così di lanciare un attacco contro Damasco. Città che, fino a quel momento, era stata una delle alleate dei Crociati.

Le forze crociate combinate marciarono verso nord-est, in direzione di Damasco. Giunti ai sobborghi fertili e irrigati, essi girarono a nord per attraversare il fiume Barada, circumnavigando le solide mura della città, in modo da approcciare la città nel punto più debole delle difese. Una forza di milizie e di tribù turcomanne locali cercarono di fermare i crociati tra i frutteti cinti da muretti, vicoli stretti e canali di irrigazione lungo il fiume … la nostra storia inizia a questo punto …

LO SCHIERAMENTO
L’esercito crociato include 3 generali e 3 comandanti suddivisi su tre contingenti. Il contingente degli Stati Latini al comando di Re Baldovino III, il contingente francese di Re Luigi VII e quello tedesco di Re Corrado III.

L’esercito di Damasco, invece, schiera 1 generale e 7 comandanti suddivisi in una piccola forza di blocco (2 divisioni) e una di soccorso (6 divisioni).

I miei compagni di club si sono suddivisi nei vari comandi. Ezio, Marco, Riccardo e Rodolfo esercito di Damasco; Nevio, Giancarlo, Luciano e Simone esercito crociato.

Fonte della Mappa e copyright manuale base Hail Caesar
Il contingente di Baldovino III schiera in cima alla collina vicino al villaggio di Mizzah. Il contingente francese e poi quello tedesco entrano nel 1° turno con un test dietro al contingente di Baldovino.

La forza di blocco di Damasco si piazza sulle sponde del fiume Barada. Una delle divisioni dalla forza di soccorso viene già schierata dal giocatore in colonna di marcia sulla strada per Damasco.
Le altre divisioni entrano dal 2° turno in poi con un test al 4+

L’obiettivo dei crociati e far passare almeno 15 unità al di là del fiume Barada. I Mussulmani devono impedirlo. Far andare l’esercito nemico in rotta è considerata una vittoria.
LA BATTAGLIA
Durante il primo turno, i giocatori Crociati tentano di muoversi il più rapidamente possibile verso il loro obiettivo ma una serie di test falliti causano un rallentamento nel movimento. Solo il contingente francese riesce ad entrare in campo


La colonna di soccorso mussulmana si muove lungo le strade per prendere sul fianco i Crociati nella speranza di sorprenderli

La forza di blocco damascena tormenta i nemici con gli archi cercando di rallentarli ulteriormente


Nel corso del secondo e terzo turno i Crociati attaccano con archi e balestre. Re Luigi si sposta sul fianco sinistro dello schieramento per intercettare le divisioni di soccorso mentre Corrado e i suoi Tedeschi arrivano sul campo di battaglia.


Sul fianco sinistro crociato, i turcopoli e i cavalieri templari di Baldovino III riescono ad allontanare la cavalleria leggera nemica e ad avvicinarsi al fiume.

La forza di blocco mussulmana regge all’attacco dei Crociati mentre le divisioni di soccorso si muovono velocemente ma, una delle divisioni, è costretta da un test fallito a bloccarsi nell’attraversamento di un canale di irrigazione


Nel quarto e quinto turno tutte le divisioni di soccorso mussulmane entrano in campo

Baldovino e i suoi cavalieri riescono ad avere la meglio sulla cavalleria leggera avversaria e si fanno strada verso il fiume premendo sul fianco destro della forza di blocco di Damasco

Anche i Tedeschi e il resto della fanteria di Baldovino si muovono verso il fiume

Sul fianco destro dello schieramento crociato, Re Luigi si schiera a difesa cercando di intercettare le truppe mussulmane in arrivo.

Lo scontro, nei turni successivi, si concentra nei sobborghi del villaggio di Mizzah e il fiume Barada. Baldovino e i Templari caricano a più riprese la fanteria mussulmana e le colonne di soccorso cercando di fare da schermo alla fanteria che si dirige verso il fiume.
Sul fianco destro crociato, Re Luigi e il suo contingente combattono valorosamente contro le colonne di soccorso nel tentativo di far guadagnare tempo al resto del loro esercito



La battaglia, dopo quasi 7 ore di gioco, si conclude con una vittoria Saracena. I crociati perdono due divisioni di cavalleria e non riescono a passare il fiume, solo una unità di cavalieri raggiunge l’obiettivo. Anche l’esercito di Damasco vede la distruzione di due divisioni: una di fanteria e una di cavalleria, quelle della forza di blocco.

TRA STORIA E FINZIONE
I Crociati, costantemente bombardati da frecce e lance passano faticosamente tra gli stretti sentieri dei campi coltivati. Solo grazie ad una carica di Corrado III i crociati riescono ad aprirsi la strada e a ricacciare gli attaccanti mussulmani al di là del fiume Barada.
Arrivati sotto le mura di Damasco usano la legna dei frutteti per costruire un perimetro difensivo. Attaccati più volte nei giorni successivi, il 27 luglio i Crociati si ritirano ad oriente della città. Zona meno fortificata ma con meno rifornimenti di cibo ed acqua.
Tra le file dei Crociati iniziano le discussioni su chi controllerà Damasco dopo averla conquistata. Nel frattempo, i rinforzi mussulmani comandati da Norandino e Sayf al-Din, si avvicinano ad Homs e il 28 luglio i Crociati abbandonano il campo per ritornare a Gerusalemme.